Quiz Licenza Esercizio Venatorio - Regione Veneto

Quiz interattivi tratti dalla banca dati elaborata per la prova scritta dell'esame di abilitazione all'esercizio dell'attività venatoria della Regione Veneto, elaborata dalla Giunta regionale, Unità Coordinamento e gestione ittica e faunistico venatoria della sede territoriale di Padova.

Quesiti random: BANCA DATI ESERCIZIO VENATORIO 1-200

L'ordine delle risposte viene modificato di volta in volta, in maniera da consentire una ripetizione dell'esercitazione.

81. Sui fondi sottratti alla gestione programmata della caccia (il proprietario o conduttore ha chiesto e ottenuto il divieto di caccia sui fondi stessi), chi può esercitare l'attività venatoria?

Fino al venir meno delle ragioni del divieto, l'esercizio venatorio è precluso a chiunque, compreso il proprietario o il conduttore del fondo. Sui fondi di cui trattasi, la caccia può essere esercitata solamente dai cacciatori residenti. Nella ipotesi formulata la caccia può essere esercitata esclusivamente dal proprietario conduttore del fondo.

130. È consentito introdurre in Italia fauna selvatica viva, proveniente dall'estero?

No. è fatta eccezione per gli animali selvatici, cacciabili e non, destinati al commercio per fini ornamentali e amatoriali. No. è tuttavia possibile, come unica eccezione a tale divieto, l'importazione di qualsiasi specie di selvaggina viva, se fatta a scopo di studio e di ricerca scientifica. Si, purché appartenente alle specie autoctone; inoltre, l'importazione di fauna selvatica, viva, è consentita soltanto a scopo di ripopolamento e di miglioramento genetico.

2. Nel territorio agro-silvo-pastorale destinato all'attività venatoria programmata, quali forme di caccia, in via esclusiva, sono consentite?

È consentita, in via esclusiva, la caccia da appostamento fisso È consentito cacciare da appostamento temporaneo e in forma vagante con l'ausilio del cane L'esercizio venatorio praticato con l'arco o con il falco

179. Anche le guardie zoofile volontarie, in servizio presso l'E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali), esercitano la vigilanza sull'applicazione delle leggi statale e regionale in materia di caccia?

Le guardie zoofile volontarie dell'E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) non figurano fra le “guardie giurate”, alle quali la legge 157/'92 affida la vigilanza sull'applicazione delle leggi venatorie statale e regionale. La legge prescrive che anche le guardie in parola esercitino la vigilanza sull'applicazione delle leggi venatorie, purché ad esse sia riconosciuta la qualifica di guardia giurata, ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Fra i compiti istituzionali dell'E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) non è compresa la vigilanza sull'applicazione delle leggi in materia di caccia, nella vigente normativa venatoria affida tale incarico anche alle guardie zoofile.

51. Per poter praticare l'esercizio venatorio, mediante l'uso dell'arco, è necessaria la licenza di porto di fucile per uso di caccia?

Si, perché la legge lo richiede esplicitamente per l'uso venatorio di tale arma da lancio. La legge dispone chiaramente che la licenza è necessaria per il porto di "fucile", come mezzo per l'esercizio dell'attività venatoria. No, perché l'uso di tale arma, a fini di caccia, è consentito soltanto nelle aziende agri-turistico-venatorie.

100. Nella zona Alpi è legittimo esercitare la caccia se il terreno è del tutto, o per la maggior parte, coperto di neve?

No. Il divieto posto dalla legge vale anche e soprattutto per la zona Alpi. Nella zona Alpi la caccia può essere vietata, dalla Provincia competente per territorio, solo se il terreno è del tutto, o nella maggior parte, coperto di ghiaccio. Si, purché, nel caso ipotizzato, l'attività venatoria non contrasti con le disposizioni emanate dalla Regione.

149. Nelle zone e per i periodi indicati nel piano faunistico-venatorio, l'addestramento, l'allenamento e le gare di cani possono essere effettuati anche su selvaggina naturale?

No. Tali attività e prove cinofile devono essere svolte esclusivamente su fauna di allevamento, cacciabile, che, peraltro, può anche essere abbattuta. Si. La legge lo consente esplicitamente. Nelle zone apposite, l'addestramento e l'allenamento dei cani possono effettuarsi su selvaggina naturale, mentre per le "gare" è prescritto l'uso e la possibilità di sparo a selvaggina di allevamento.

21. Per ogni ambito territoriale di caccia, l'indice di densità venatoria minima da cosa è rappresentato?

Dal rapporto fra il numero di cacciatori (compresi quelli che cacciano da appostamento fisso) e il territorio agro-silvo-pastorale nazionale. Dalla risultante del censimento accertativo delle varie forme di caccia praticate nell'A.t.c. Dalla differenza risultante dal numero di cacciatori residenti nella provincia e il numero dei cacciatori ammessi nell'A.t.c.

198. Quali documenti deve avere in tasca il cacciatore durante l'esercizio di caccia?

Licenza di porto di fucile per uso di caccia, polizza di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi e per infortuni, tesserino regionale di caccia. L'autorizzazione alla cattura e uccisione della selvaggina, rilasciata dal Presidente della Provincia competente per il territorio. L'attestato di abilitazione all'esercizio venatorio e il certificato medico di idoneità psicofisica.

70. Se l'I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) verifica la inefficacia dei metodi ecologici, come la Regione può provvedere al controllo della fauna selvatica?

Procedendo alla revisione dei piani di miglioramento ambientale, e quindi ostacolando la riproduzione naturale della fauna selvatica. Le Organizzazioni agricole, con la collaborazione delle locali Associazioni venatorie, programmano e attuano "piani di intervento". Mediante l'autorizzazione di un adeguato piano di abbattimento.

VERIFICA

PRIVACY: Questo sito utilizza cookie di terze parti (Google AdSense, Google Analytics) per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. MAGGIORI DETTAGLI