Quiz interattivi per l'abilitazione all'esercizio venatorio e alla caccia di selezione.
Una serie di domande per la preparazione agli esami per l'abilitazione venatoria a cura del XI SETTORE – CACCIA, PESCA, AGRICOLTURA della Provincia di Teramo
Allodola, cesena, tordo sassello, tordo bottaccio, merlo, pavoncella e colombaccio.
Per i cacciatori che esercitano la caccia da solo appostamento fisso, il numero massimo degli uccelli detenibili è di n. 10 unità per singola specie, fino ad un massimo complessivo di 40 unità.
Per coloro che esercitano la caccia da appostamento temporaneo con richiami vivi, il patrimonio di cui sopra non potrà superare il numero massimo complessivo di dieci unità.
Tutti i richiami debbono essere identificabili mediante anello inamovibile, numerato secondo le norme regionali.
La sostituzione di un richiamo di cattura può avvenire soltanto dietro presentazione all’Ente competente del richiamo morto da sostituire. È vietata la vendita di uccelli di cattura utilizzabili come richiami vivi per l’attività venatoria.
I richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettro-meccanico, con o senza amplificazione del suono.
Un richiamo che riproduce il verso dell’uccello.
Fischietti o altri strumenti a bocca, qualsiasi stampo di plastica, purché non corredato da dispositivi abbaglianti o rifrangenti la luce; uccelli imbalsamati, purché di specie cacciabili; le girandole, purché le specie raffigurate (se imbalsamate) siano cacciabili e siano sprovviste di dispositivi abbaglianti.
Quaglia, tortora, merlo, allodola, starna, pernice rossa, pernice sarda, lepre comune, lepre sarda, coniglio selvatico, mini lepre.
Cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, fagiano, germano reale, folaga, gallinella d’acqua, alzavola, canapiglia, porciglione, fistione, codone, marzaiola, mestolone, moriglione, moretta, beccaccino, colombaccio, frullino, combattente, beccaccia, cornacchia nera, pavoncella, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, volpe.
Le Regioni possono comunque modificare quanto previsto dalla Legge nazionale con il calendario venatorio.
Pernice bianca, fagiano di monte, coturnice, camoscio alpino, capriolo, cervo, daino, muflone, con esclusione della popolazione sarda, lepre bianca.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, d’intesa col Ministero dell’Ambiente, sentito l’I.N.F.S., in conformità delle vigenti direttive comunitarie ed alle convenzioni internazionali sottoscritte, tenendo conto della consistenza delle singole specie sul territorio, nonché le Regioni.
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